TENGA DURO SIGNORINA! ISABELLA DUCROT UNLIMITED di Monica Stambrini

TENGA DURO SIGNORINA! ISABELLA DUCROT UNLIMITED di Monica Stambrini

Notti Veneziane 2024

TENGA DURO SIGNORINA! ISABELLA DUCROT UNLIMITED

HOLD ON MISS! ISABELLA DUCROT UNLIMITED

di Monica Stambrini

Italia, 2024, 87′, colore

Sceneggiatura: Monica Stambrini

 

30 AGOSTO 13:15 – Sala Laguna

Press, Industry

30 AGOSTO 21:00 – Sala Laguna

V.O. IT sub EN

Segue Q&A

Prenotazione obbligatoria su giornatedegliautori.com

 

Quando a cinquantacinque anni Isabella Ducrot, al secolo Antonia Mosca, ha iniziato a dedicarsi all’arte, nessuno, tantomeno lei, poteva immaginare che oggi, novantenne, sarebbe diventata un’artista contesa dalle maggiori gallerie di tutto il mondo. Tenga duro signorina! Isabella Ducrot Unlimited la segue per due anni, tra successi internazionali e rivelazioni private, offrendo in controluce, dietro al racconto dell’artista quotata, autodidatta e lontana dall’accademia, anche il ritratto di una donna che ha attraversato il Novecento per rivelarci infine che «la vita felice comincia a sessant’anni!». E noi, meravigliati da ciò che dice e che fa, le crediamo.

 

«Quando ho iniziato a seguire Isabella Ducrot, più di due anni fa, sapevo quale fosse l’urgenza: Isabella è una grande artista che solo in tarda età vedeva finalmente riconosciuta internazionalmente la propria opera, ma per me è anche diventata un modello femminile di riferimento. Per questo non ho esitato a iniziare questo lavoro senza “le spalle coperte”, da sola con una videocamera, per starle il più vicino possibile, con il privilegio a volte di essere uno sguardo invisibile, altre di esserle vicino come un’interlocutrice e una compagna di viaggio in questi due anni incredibili. Se penso che Isabella ha cominciato a esprimersi con la sua arte a cinquantacinque anni, e che io ne ho oggi cinquantaquattro, allora capisco quanto i miei crucci – il successo, i fallimenti, etc. – siano risibili. Viviamo in un’epoca in cui essere donna e ambire al riconoscimento sul lavoro è sempre più normale, ciò che resta un tabù è invece la vecchiaia. Anche in questo, e non solo, Isabella ha il potere di sorprenderci, mostrandoci cosa voglia dire essere artista e donna, ma anche che la vecchiaia non è da temere. Dunque, teniamo duro signorine». (Monica Stambrini)

Monica L. Stambrini si è laureata alla Scuola Civica di Milano. Nel 1998, dirige Sshhh… aggiudicandosi il premio per il miglior cortometraggio al Torino Film Festival. Quattro anni dopo, torna in concorso a Torino con Benzina, opera prima tratta dall’omonimo romanzo di Elena Stancanelli. Il film è anche selezionato ai Festival di Toronto e Annecy dove le due interpreti, Maya Sansa e Regina Orioli, vincono il premio come migliori attrici. Con il documentario Sedia Elettrica (2012), making of di Io&Te di Bernardo Bertolucci, partecipa al Festival di Venezia e di Rotterdam. Nel 2014 è la fondatrice de Le Ragazze del Porno, un progetto collettivo all’interno del quale realizza il cortometraggio Queen Kong (2016) presentato e premiato in numerosi festival internazionali. Nel 2018 dirige e produce ISVN – io sono Valentina Nappi. Lo scorso anno con il documentario autobiografico, Chutzpah, qualcosa sul pudore, partecipa al Biografilm Festival e a DocLisboa.